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Il dibattito sull’origine del linguaggio, oggi. Filosofia e antropologia cognitiva

3-6 novembre 2020, ore 16

Il seminario si terrà sulla piattaforma ZOOM. Esso sarà inoltre reso accessibile in streaming sul nostro canale Youtube (https://www.youtube.com/user/AccademiaIISF?feature=sub_widget_1).
Chi volesse seguire l'incontro sulla piattaforma Zoom è invitato a inviare la propria adesione all'indirizzo newsletter@iisf.it entro le ore 10 del 3 novembre 2020. 
Dopo la chiusura delle iscrizioni sarà inviato il link per collegarsi al seminario.



 Il dibattito sull’origine del linguaggio, oggi
Filosofia e antropologia cognitiva
A cura di Massimiliano Biscuso

 

Martedì 3 novembre
Stefano Gensini (Sapienza Università di Roma)
Il dibattito sulle origini del linguaggio tra Seicento e Settecento

Mercoledì 4 novembre
Stefano Gensini
Le origini del linguaggio nella ricerca contemporanea

Giovedì 5 novembre
Pietro Montani
(Sapienza Università di Roma)
L’“origine” del linguaggio nella filosofia critica: schematismo e immaginazione, significato e senso

Venerdì 6 novembre
Pietro Montani
Continuità e/o discontinuità tra comunicazione espressivo-gestuale e articolazione fonica.
Risvolti epistemologici di una questione aperta


Il seminario intende riflettere, attraverso due distinti ma convergenti percorsi, sul problema dell’origine del linguaggio, ricostruendo momenti significativi della storia del dibattito e discutendo le attuali prospettive di ricerca.

In particolare il primo percorso, dopo aver esposto la discussione del Seicento-Settecento (Leibniz, Vico, Condillac, Herder), che anticipa, in termini problematici, molte mosse del dibattito odierno, affronta la ripresa contemporanea della questione: oggi la filosofia del linguaggio si pone le domande sulle origini, la possibile datazione, le condizioni anatomiche e neurali di possibilità del linguaggio, anche in relazione allo studio delle specie a noi vicine.
Il secondo percorso affronta in un primo momento la questione del rapporto tra immaginazione e linguaggio, con specifico riferimento alla filosofia critica e alle tesi (esplicite e no) di Kant sul linguaggio, per poi riconsiderare gli approcci teorici riferibili all’idea di “embodied cognition” alla luce del problema del linguaggio, con particolare riferimento alla questione della continuità (problematica) tra i linguaggi espressivi e gestuali e linguaggio articolato.

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