Seminari dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici

Tutte le iniziative, ove non altrimenti specificato, si svolgono nella sede dell'Istituto e sono aperte al pubblico.

Remo Bodei – "Hegel: figure e funzioni della filosofia" (5/5)

Quinta lezione
Napoli, 7 marzo 1986
La filosofia: le sue tradizioni e il suo futuro

Il nodo teorico fondamentale della lezione è l’articolazione hegeliana del rapporto tra la filosofia e il suo tempo storico. Sebbene il movimento trasformativo della filosofia sia universale, esso si sviluppa per Hegel in Europa, poiché fattori e condizionamenti oggettivi impediscono ai popoli extra-europei di fare significativi passi in avanti. Il mondo occidentale, in virtù della propria corruzione e della propria capacità di corrompere, è il luogo in cui il pensiero come potenza dissolvente, come libertà, si esprime. Nella corruzione si dà infatti il riconoscimento dell’individuo, l’impensato della filosofia antica, nella forma, cristiana e moderna, della lotta per l’espiazione della stessa. La ragione vivente si serve della corruzione per affermarsi progressivamente nel pensiero come unico principio, orizzonte di intelligibilità del sistema presente, visibile solo a posteriori. Questa la ragione per la quale è la filosofia, nel suo fare dell’eredità categoriale del pensiero materiale di costruzione per il nuovo, a dar vita alla storia della filosofia. Quest’ultima non è per questo necessitata una volta per tutte, come una matassa il cui filo andrebbe semplicemente svolto. Non si tratta però nemmeno di una tensione teleologizzante che farebbe della filosofia una approssimazione infinita alla verità; la filosofia di ogni epoca ne esprime infatti la verità, e nel suo essere l’ultima filosofia possibile per quell’epoca costruisce al contempo un telos di razionalità che getta luce a posteriori sulle precedenti. Contro la cattiva infinità dell’eterno tendere approssimativamente al vero, Hegel propone una filosofia dal carattere nomadico, che nel suo errare apre una strada alla fine della quale rientra in sé. Il futuro della filosofia è quindi il suo presente, ossia la sua capacità di pensare il proprio tempo.

Letto 1928 volte