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Noi non abbiamo scoperto l’equivalente di Dio, una Filosofia completa, grandiosa, con la forza trascinante di una grande Religione. Gli uomini non avendo ricevuto veri stimoli, non credono più a niente: vivono in un lago immoto, con abitudini indotte, ripetitive, una vita materiale senza scopi profondi.
Gerardo Marotta

L’anno accademico 2021-2022 è dedicato alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ragazzi di tutto il mondo e alle migliori sentinelle dell’Acropoli della loro anima: le Maestre e i Maestri dell’Asilo e della Scuola.

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Costellazioni
COSTELLAZIONI
La collana “Costellazioni” è volta a valorizzare il contributo dei giovani borsisti alle attività dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. I singoli progetti, articolati secondo temi proposti in seminari e laboratori tenuti nel corso dell'anno accademico in Istituto, vagliati e sottoposti a revisione dalla Direzione scientifica, sono inscritti in un complessivo percorso di formazione che ha come obiettivo primario la creazione di spazi condivisi di riflessione.
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La vita è ingiusta

La vita è ingiusta

Il doloroso darwinismo di Primo Levi
Autore: Simone Ghelli

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Roma, febbraio-marzo 2019

(scadenza iscrizioni 19 febbraio 2019)

Scuola di Roma

Roma - Via Boncompagni 22

 

Seminari leopardiani
A cura di Massimiliano Biscuso


Programma


20-22 febbraio 2019, ore 17
Leopardi legge i filosofi

Mercoledì 20 febbraio
Leopardi legge Platone
Franco D’Intino (Sapienza Università di Roma)


Giovedì 21 febbraio
Leopardi legge Locke e Montesquieu
Stefano Gensini (Sapienza Università di Roma)


Venerdì 22 febbraio
Leopardi legge Kant
Massimiliano Biscuso (IISF)



27-29 marzo, ore 17
I filosofi leggono Leopardi

Mercoledì 27 marzo
Nietzsche legge Leopardi
Gaspare Polizzi (Accademia delle Arti del Disegno Firenze)


Giovedì 28 marzo
Gentile legge Leopardi
Amedeo Vigorelli (Università di Milano)


Venerdì 29 marzo
Martinetti legge Leopardi
Luca Natali (Università di Torino)


Rensi legge Leopardi
Franco Gallo (USR Lombardia)

 

La statura filosofica di Giacomo Leopardi è un dato ampiamente acquisito della leopardistica ormai da diversi decenni: la drastica riduzione che Benedetto Croce aveva fatto del pensiero del Recanatese a «pseudofilosofia». «moto passionale» di una vita ferita, fu messa in discussione già negli anni Trenta e Quaranta dello scorso secolo. Più recenti sono invece lo studio analitico della formazione filosofica e scientifica di Leopardi, grazie a un più attento vaglio delle fonti dirette, indirette e possibili, e delle sue frequentazioni intellettuali; come anche la ricostruzione di alcuni grandi temi del suo pensiero: la natura e le sue leggi, il nulla e la contraddizione, l'uomo e le sue peculiari caratteristiche (conformabilità, assuefazione ecc.), il linguaggio e le lingue. 

Il corso intende indagare la relazione di Leopardi con alcuni capisaldi del pensiero filosofico, per comprendere sia il debito contratto dal Recanatese con i grandi pensatori della tradizione antica e moderna, sia il giudizio che ne ebbe: Platone, tanto modello di scrittura filosofica, quanto iniziatore di una inaccettabile spiritualizzazione dell'uomo e di una metafisica fantastica; Locke e Montesquieu, punti di riferimento fondamentali per la formazione di un pensiero che si volle radicalmente empiristico e sensistico, sia in ambito gnoseologico che linguistico; Kant, alla cui teoria del sublime, rivelatrice di una destinazione ultrasensibile dell'uomo, Leopardi oppose una teoria materialistica, rivelatrice solo dell'altezza dell'animo umano. 

Chiude il corso una quarta lezione (che in realtà inaugura un secondo seminario, dedicato alle letture che i filosofi hanno dato del pensiero leopardiano), Nietzsche lettore di Leopardi: la relazione indagherà un rapporto, sotto il segno della "conoscenza tragica", che si è rivelato nel corso del tempo ben più importante e centrale di quello tra Schopenhauer e Leopardi.

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