Archivio delle attività

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Luigi Firpo - "L’utopia nel Rinascimento da Moro a Campanella" (4/5)

Quarta lezione
Napoli, 5 marzo 1981

L’utopia della Controriforma

Il seminario ricostruisce e analizza l’evoluzione del rapporto tra Riforma e Controriforma nella prima metà del XVI secolo in Europa, proponendo una datazione dei momenti principali della reazione controriformata e della repressione dell’eresia in Italia: dalla nascita della Santa Inquisizione nel 1542, alla trasformazione della chiesa cattolica in chiesa militante, alla fuga dei maggiori teologi e intellettuali appartenenti al mondo riformato – Pietro Martire Vermigli, Bernardino Ochino, Francesco Pucci, Fausto Sozzini –, fino alla burocratizzazione della macchina inquisitoriale e al suo spostamento verso la censura e la condanna di eresie filosofiche attraverso la figura di Roberto Bellarmino. All’interno di questo contesto storico, Firpo inserisce l’esame dell’utopia di Ludovico Agostini, La Repubblica immaginaria, o Infinito, mettendo in luce gli ordinamenti giuridici e la struttura cristiana dello Stato ideale costruito dall’autore, nonché presentando le relazioni con i modelli reali di Stato e di comunità come la Ginevra di Calvino e le Riduzioni gesuitiche dell’America Latina. Conclude affrontando il tema della santità e chiedendosi se questa possa definirsi realmente tale in una società in cui sono annullate la libera scelta degli individui e la loro responsabilità.

  • Stefano Zen, Monarchia della verità. Modelli culturali e pedagogia della Controriforma, Vivarium, Napoli 2013
  • Stefano Zen, Baronio Storico. Controriforma e crisi del metodo umanistico, Vivarium, Napoli 2013
  • Pierre Brunel, Mythe et Utopie, La scuola di Pitagora, Napoli 2013
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